Il nostro indice preferito nella giornata di venerdì è rimasto a consolidare in un area compresa tra 3853 che ha respinto il prezzo più volte e quella che è l'ultima area supportiva in grado di sventare un possibile drop, area 3784. Al di sotto di questo livello non c è più alcun ostacolo in grado di reggere il prezzo almeno fino ad area 3710 circa. Sono livelli volumetrici molto evidenti per cui non c è nessuna discrezionalità nel tracciarli, come spesso avviene guardando solo i movimenti di prezzo. La domanda che ci poniamo per la settimana è se tale supporto possa reggere o meno, ma questo non possiamo prevederlo con certezza, occorrerà aspettare un breakout sopra o sotto e agire di conseguenza. Al rialzo la rottura di 3853 sarebbe un bel segnale di forza per un nuovo allungo, considerando che abbiamo avuto precedentemente un forte movimento ribassista molto scarico a livello volumetrico e che potrebbe essere ricoperto almeno fino ad area 3890 dove incontriamo la prossima resistenza principale. Dobbiamo essere consapevoli che al momento il sentiment è diventato negativo e gli operatori guardano con estrema attenzione i rendimenti crescenti del T-note americano e alle correlate aspettative inflazionistiche. Tutto ciò sta generando una rotazione settoriale che penalizza le azioni growth soprattutto nel tecnologico favorendo quelle più tradizionali nei settori ciclici mentre chi è più avverso al rischio sta trovando più conveniente uscire dall' azionario e investire in obbligazioni. Ci aspetta un periodo complesso in cui le dichiarazioni e la credibilità della fed faranno da market driver.