Wall Street ritraccia sul finale, una pausa dovuta dopo 9 rialzi in fila. Macro americana avvalora scenario di “soft landing”: l’economia resta solida. Inflazione in calo oltre le attese in UK, trend simile a resto dell’Europa. Tensione ridotta sul prezzo del petrolio, a rischio rotta del Mar Rosso.
Quella di ieri, 20 dicembre, per le Borse e’ stata una giornata a 2 facce con Wall Street in calo sul finale e quelle europee che hanno chiuso incerte e poco mosse.
L'indice sulla fiducia dei consumatori Usa, salito da 101,0 di novembre a 110,7 punti, ha superato le attese, facendo temere che la Banca centrale Usa (FED-Federal Reserve) temporeggera’ prima di tagliare i tassi.
Al pari che nell'Euro-zona, anche l'inflazione britannica ha visto una flessione, - 0,2% mensile, a novembre migliore della previsione di consenso di +0,1%. Nella variazione annuale i prezzi al consumo sono saliti +3,9%, una bella frenata rispetto al +4,6% di ottobre, ma va detto che la “componente servizi” resta abbondantemente oltre +6,0% annuo.
Milano ha chiuso a -0,01%, Madrid -0,06%, Parigi +0,12%, Francoforte -0,07% e Amsterdam +0,15%. Wall Street, che aveva aperto in rialzo dopo la pubblicazione di macro positivi, ha ripiegato e chiuso in forte calo, interrompendo la lunga serie di 9 rialzi: Dow Jones -1,27%, S&P500 -1,47%, Nasdaq -1,50%.
Negli Stati Uniti, a novembre, le vendite di case esistenti sono aumentate +0,8%, smentendo le previsioni e invertendo una tendenza che le aveva portate, in ottobre, dopo 5 mesi consecutivi di discesa, a toccare il minimo dal 2010.
Insomma, se anche le vendite di case si riprendono, parlare di “soft landing” dell’economia e’ piuttosto fondato.
Sul mercato dei bond governativi europei prosegue la flessione dei rendimenti. Quello del BTP decennale benchmark ieri e’ sceso a 3,59%, minimo da agosto, in parallelo ad un nuovo piccolo restringimento dello spread tra BTP italiano ed omologhi tedeschi, a 162 punti base, 1 in meno della vigilia.
Nel mirino degli operatori, specie dopo il robusto rally degli ultimi 2 mesi, restano i commenti e le possibili indicazioni su possibili tagli al costo del denaro nel 2024 da parte dei banchie centrali. L'attenzione resta alta anche sulle prospettive, per lo piu’ caute, sulla crescita economica europea e cinese e, purtroppo, sui diversi fronti di guerra.
Le azioni di pirateria nel Mar Rosso, specie attorno allo strategico stretto di Bab al-Mandeb, cruciale “strozzatura” sulle rotte delle petroliere dirette nel Mediterraneo, tendono a spingere al rialzo il prezzo del petrolio, combinandosi col persistente rischio geopolitico in Medio Oriente.
Ieri il WTI (graggio benchmark Usa) e’ salito +1,3% a 74,0 Dollari/barile: sale anche il prezzo del metano europeo, +4,0% a 35 Euro/MWh, mentre i dati di riempimento degli stoccaggi strategici lasciano tranquilli: al 18 dicembre i livelli nell'Unione Europea erano pari a 88,4% medio, con la Germania al 90,8%, la Francia all'86,5% e l’Italia all'86,1%.
In Germania, a novembre, i prezzi alla produzione sono scesi oltre le attese, -0,5% mese su mese, e -7,9% anno su anno!!. Peccato che l’indagine mensile di GFK (autorevole societa’ di ricerca indipendente) continui a confermare il pessimismo dei consumatori tedeschi, segnati dall’inflazione degli ultimi 2 anni.
Il mercato valutario non riserva soprese, confermando i trend recenti: Dollaro debole verso Euro, attorno a 1,096, e trend simile per lo Yen giapponese dopo la decisione della BoJ (Banca centrale del Giappone) di proseguire la politica monetaria ultra-espansiva: cross Euro/Yen 157,66 e Dollaro/Yen a 143,7.
Borse asiatiche e avvio di quelle europee caratterizzate da selettivi “profit taking” dopo che le vendita hanno preso il sopravvento nella parte finale della seduta di Wall Street: le ipotesi di tagli dei tassi nel 2024 da parte di FED ed ECB (Banca centrale Europea) restano valide, ma stanno esaurendo la propria capacita’ propulsiva.
Poco rilievo sui media per l'accordo tra i ministri europei delle Finanze sulle nuove regole del Patto di stabilita': ne riparleremo piu’ dettagliatamente, sapendo che incideranno non poco sulle politiche fiscali dei vari Governi, specie di quelli piu’ indebitati, nei prossimi anni.
Sul fronte asiatico si nota la brusca correzione di Tokio, -1,6%, ed in particolare il tonfo dell’azione Toyota, -4%, per un’ipotesi di manipolazione dei test di sicurezza 'truccati' di alcuni modelli della controllata Daihatsu.
Inoltre il Governo nipponico prevede che l'inflazione sara’ al di sopra del target della Bank of Japan nell’anno fiscale 2024, che parte il 1’ aprile: ora stima che l’inflazione al consumo (CPI) sia pari al 2,5% medio annuo, sopra la stima precedente di 1,9%.
Tra l’altro, Rengo, la maggior confederazione sindacale giapponese, punta a negoziare un graduale aumento del salario minimo ben sopra quello del Governo tra il 2024 ed il 2035.
Gli effetti si vedono anche sulla curva dei rendimenti dei titoli governatvi giapponesi (JGB) in rialzo su tutta la curva, in una tipica configurazione di “bear stepeening”.
In Cina, finalmente, segni positivi per i 2 maggiori listini continentali: sia Shenhen che China50 hanno segnato +1,08%, dopo che alcuni media statali sostengono che le banche hanno margine per ridurre i tassi di interesse sui prestiti.
I future su Wall Street sono positivi, indicando, in media +0,5%, per le riaperture odierne (ore 12.30 CET)
Informazioni importanti Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito. Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta. Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente. Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti. Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto. Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali. I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.