EUR/USD ha toccato il livello più basso dal marzo scorso, scendendo sotto la soglia critica di 1,0600 lunedì. Questo calo è stato innescato dai commenti cauti di Lagarde, presidente della BCE, sull'andamento futuro della politica economica, inducendo un atteggiamento difensivo sull'euro. In parallelo, il dollaro statunitense ha beneficiato dell'avversione al rischio prevalente, mantenendo la pressione su EUR/USD. L'analisi tecnica rivela che EUR/USD si trova all'interno di un canale di regressione discendente, mentre l'indicatore Relative Strength Index (RSI) sul grafico a 4 ore rimane al di sotto del livello 50, confermando la tendenza ribassista a breve termine. Le resistenze chiave si presentano a 1,0670 (Media Mobile Semplice a 20 periodi) e a 1,0690-1,0700 (Media Mobile Semplice a 50 periodi, significativo livello psicologico). Sul versante ribassista, i livelli di supporto più rilevanti sono 1,0630, 1,0600 (importante livello psicologico) e 1,0580 (limite inferiore del canale discendente). L'attenzione si concentra sui dati PMI per il settore manifatturiero e dei servizi degli Stati Uniti, annunciati da S&P Global, potenzialmente influenti sull'andamento del dollaro. Gli investitori osservano con attenzione la percezione del rischio sui mercati finanziari, auspicando una possibile inversione positiva a Wall Street dopo la recente discesa. In questo contesto, un dominio dei flussi di rischio potrebbe favorire un prolungato rialzo di EUR/USD. Va notato un segnale rialzista significativo con la rottura di un significativo swing low a 1,0611. Prevediamo un ingresso long a New York, evitando operazioni sul dollaro nell'ora in cui saranno annunciati i dati macroeconomici. L'attenzione è elevata e apprezziamo commenti e like. Cordiali saluti, Nicola, CEO di Forex48 Trading Academy.