Premesso che il mondo finanziario è in continua evoluzione e niente è scritto sulla pietra, teoricamente è possibile distinguere quattro fasi in cui si alcuni settori performano meglio di altri. Tra l’altro è anche importante sapere come questi settori fungano da ponte tra economia reale e mercati finanziari, muovendosi in tempi diversi ma comunque in linea con l’andamento di entrambi. Vediamo quali sono questi settori:
1. Settori di inizio espansione: inizialmente avremo un contesto dove le banche centrali stabiliscono tassi di breve termine molto bassi, e di questo finanziamento low-cost ne beneficiano tutte le aziende che per il loro business sono costrette a chiedere spesso dei prestiti, come il settore servizi energetici e le società che si occupano di telecomunicazioni. Di converso il contesto di prima espansione chiaramente premierà (con l’incremento di prestiti e mutui) tutti gli istituti di credito da cui le aziende prenderanno prestito e dunque avremo buone performance del settore bancario e assicurativo. 2. Settori che alimentano la crescita: Una volta che la fase espansiva prende piede i consumi aumentano e l’inflazione comincia ad assumere un certo peso nel ruolo economico fino a destare l’attenzione delle banche centrali, che si vedono costrette a manovrare i tassi di interesse a breve termine per frenare la forte crescita dei prezzi. Chiaramente l’aumento dei tassi di interesse andrà a discapito delle aziende che inizialmente ne avevano beneficiato, ma possiamo dire che i tassi non sono ancora troppo alti e la fiducia dei consumi investe particolari tipi di imprese. Queste si condensano nei consumi ciclici, ovvero i consumi cui in periodi difficili le persone sono disposte a rinunciare/ritardare, come il settore automobilistico, edile, infrastrutture. L’ottimismo crescente spinge anche gli industriali e la filiera tecnologica a investire maggiormente, data la domanda di beni crescente. 3. Settori di fine espansione: in un positivismo ormai consolidato è molto probabile che l’inflazione possa crescere leggermente fuori controllo, anche perché inizia la sua crescita lentamente per poi aumentare bruscamente. Come è ovvio ancora una volta le banche centrali giocheranno il loro ruolo aumentando i tassi di interesse. In questa fase i metalli industriali e le materie prime avranno dei prezzi elevati, e infatti saranno proprio esse le protagoniste dell’ultima fase al rialzo. 4. Settori inizio recessione: ultima rotazione settoriale riguarda sostanzialmente la protezione del capitale e delle opportunità su determinati settori. Gli investitori istituzionali liquideranno le loro posizioni sui settori ciclici per focalizzarsi su settori invece che statisticamente si mostrano più resilienti nei momenti di decrescita economica, o che sono poco correlati con essa. In questa fase continuano infatti imperterriti il settore legato ai beni di prima necessità, e il comparto farmaceutico. Ancora una volta troviamo il settore servizi energetici, che comunque continuano a fornire le loro prestazioni.
Nella seconda parte vorrei analizzare la situazione attuale per fare una panoramica su dove adesso ci troviamo.