TerraUSD (UST) perde il peg con il dollaro affonda Terra (LUNA)

TerraUSD (UST), la terza stablecoin per capitalizzazione di mercato, è crollata fino a $ 0,69 nella serata di lunedì 9 maggio 2022, nonostante nella mattinata la Luna Foundation Guard, che sostiene Terra, aveva annunciato un un prestito di $ 1,5 miliardi per sostenere la valuta. Dopo una (lunga) nottata, ora UST sta lentamente tornando al suo valore di 1 dollaro, anche se al momento vale poco più di 0,90$.

Terra è una blockchain con la sua stablecoin basata sul dollaro, TerraUSD (UST). A differenza di USDC e Tether, che sono apparentemente garantiti da contanti e asset detenuti in banca, la stablecoin UST è progettata per mantenere la parità 1:1 con il dollaro USA attraverso la sua relazione algoritmica con l’asset nativo di Terra, LUNA. Il mint di LUNA richiede il burn di UST e viceversa, e si suppone che le opportunità di arbitraggio mantengano UST il più vicino possibile a $ 1.

Quindi, quando il prezzo scende, ad esempio, a $ 0,99 come è successo durante il fine settimana, i trader possono approfittarne per acquistare UST con uno sconto, per poi rivendere a $ 1,00 e guadagnare la differenza. L’ordine è teoricamente ripristinato poiché il libero mercato fa tutto il lavoro.

Ma la Luna Foundation Guard (LFG), co-fondata dal co-creatore di Terra Do Kwon, non era troppo sicura che l’algoritmo avrebbe funzionato senza intoppi, dato il grosso tracollo del mercato delle criptovalute che si è verificato negli ultimi cinque giorni, che ha visto la capitalizzazione del mercato crypto passare da $ 1,8 trilioni a $ 1,4 trilioni.

Di conseguenza, durante il fine settimana la LFG ha deciso di utilizzare una strategia di backstop che ha perseguito negli ultimi mesi. Al 3 maggio, LFG aveva accumulato quasi $ 4 miliardi di Bitcoin, Avalanche, UST e LUNA per le sue riserve su cui avrebbe potuto fare affidamento nel caso in cui l’algoritmo avesse smesso di funzionare.

L’intervento della Luna Foundation Guard

Poiché il prezzo della stablecoin è sceso a $ 0,985 questo fine settimana, la fondazione ha votato per prestare $ 750 milioni in Bitcoin e $ 750 milioni in UST per “difendere in modo proattivo la stabilità del $ UST ancorato e in generale l’economia di Terra, soprattutto in condizioni di volatilità e incertezza delle condizioni macro nei mercati legacy”.

Lo scopo di mantenere una riserva di Bitcoin e altre criptovalute era proprio in previsione di questi momenti. Ma la soluzione non ha ancora fatto la differenza. Ieri sera, appena UST ha iniziato a perdere il 6% in meno di un’ora, Kwon ha annunciato che stava iniziando a vendere BTC per ripristinare il peg di UST.

La possibilità che Terra potesse riversare sul mercato i suoi 80.000 BTC posseduti, potrebbe aver generato il panico fra i trader, già preoccupati a causa del mercato molto negativo degli ultimi giorni. Il prezzo di BTC è di conseguenza sceso, portandosi dietro tutte le altre criptovalute (compresa LUNA) che spesso seguono l’andamento di Bitcoin.

La situazione è di conseguenza degenerata, con LFG che vendeva LUNA e BTC al fine di ristabilire il valore di UST, mentre i trader vendevano sempre più UST per la paura che non riuscisse a ristabilire il peg con il dollaro. La paura era dovuta al fatto che le riserve di LFG potessero terminare senza aver ristabilito il valore di UST a 1$, a causa del fatto BTC (in parte) e LUNA stavano crollando anch’esse sul mercato perchè i trader cercavano di arginare le perdite dovute alle vendite miliardarie della Luna Foundation Guard.

Il valore di Terra (LUNA) è passato in 24 ore a valore circa 30$ rispetto agli oltre 60 del giorno precedente, con una variazione negativa del 50%. Soltanto pochi giorni fa, il valore di LUNA si aggirava sui 90$, comunque lontano dai 120 dollari raggiunti nei mesi scorsi.

Cosa accadrà ora a LUNA?

Dopo questo crollo, gli investitori si interrogano su quale sarà il futuro di LUNA. Se fino a ieri era stabilmente nella Top 10 delle monete più importanti, ora è scivolata al quattordicesimo posto. In questo momento, UST non è ancora riuscita a ripristinare il suo peg con il dollaro e questa è l’incognita più importante da osservare.

Nonostante il “disastro” accaduto in queste ore, la blockchain ha continuato a funzionare regolarmente, a differenza di altri network come Solana che in situazioni simili rischiano congestioni o blocchi totali di rete. Questo gioca sicuramente a favore di LUNA. Tuttavia, se UST non tornerà a valere 1 dollaro, l’interno ecosistema Terra rischia di scomparire.

Probabilmente, la LFG riuscirà a ripristinare il peg di UST, salvando sia la stablecoin che l’intera blockchain Terra. Bisognerà però domandarsi se gli investitori torneranno ad utilizzarla. Finora, il suo utilizzo principale era quello di mettere in stake UST e guadagnare il 20% annuo, teoricamente senza alcun rischio essendo una stablecoin. Una proposta evidentemente insostenibile durante un bear market in cui tutte le criptovalute perdono valore e molti trader si rifugiano in massa nelle stablecoin.

Riuscirà Terra a riproporre lo stake di UST con interessi del 20%? E gli investitori si fideranno dopo il caso di queste ultime ore? In queste domande è racchiusa la risposta alla domanda che interessa tutti i possessori di token LUNA, ovvero: “tornerà ai suoi valori di pochi mesi fa oppure il suo periodo di gloria è ormai già passato?”.
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