Ucraina: la Russia, pur in difficolta’ sul terreno, minaccia escalation militare. Inflazione europea al +10,0%: la piu’ alta da 25 anni. Scenario macro-economico in deterioramento, punta a recessione. Attivita’ industriale giapponese sopra le attese: lo yen debole sembra favorirla.
Venerdi’ 30 settembre, ultimo giorno di un trimestre da dimenticare, le Borse europee hanno tentato un rimbalzo, dopo la scivolata di giovedi’: gli indici hanno chiuso in positivo anche sulle indiscrezioni circa l'intesa parziale tra i Paesi dell’Unione europea sul tema energetico.
Milano ha toccato +1,0%, Francoforte +1,1%, Parigi +1,5%, mentre Londra si e’ limitata a +0,2%, a causa del Governo ancora sotto pressione per la “generosa” riforma fiscale varata dal nuovo Premier Truss, bocciata dai mercati finanziari e dal Fondo Monetario internazionale: va detto che l'intervento d'emergenza della Bank of England ha calmato almeno il “bond market” e quallo valutario.
E’ valsa a poco la pubblicazione dell’aggiornamento, migliorativo, del dato sul Pil britannico nel secondo trimestre: la sua “lettura finale” e’ un rialzo del +0,2%, contro un preliminare di -0,1%. L’aumento “anno su anno” è +4,4% contro una stima di +2,9%.
L’inflazione continua a correre in Europa e l’ECB (Banca Centrale Europea) non potra’ che proseguire la sua “stretta monetaria”, alzando probabilmente i tassi di interesse di ulteriori 75bp nel meeting di ottobre. L'inflazione al consumo nei 19 paesi dell’Euro-Zona e’ salita a +10,0% a settembre, da +9,1% di agosto, peggiorando le attese degli economisti di +9,7%.
Curiosamente, l'inflazione al consumo rallenta in Francia: +5,6% a settembre da 5,9% di agosto: consensus la dava stabile a +5,9%. Su base mensile e’ calata del -0,5%, contro -0,1% atteso.
Wall Street ha chiuso invece pesante l’ultina seduta di settembre: Dow Jones -1,7%, S&P500 e Nasdaq -1,5%. D’altronde diversi membri della Banca Centrale (FED-Federal Reserve) ribadiscono l’esigenza di ulteriori rialzi dei tassi per contrastare l’inflazione, spingendo all’insu’ i rendimenti dei Treasury Bond (titoli di Stato Usa), con gran parte della “curva” attorno a +4%.
Wall Street, venerdi’ 30, ha sofferto dell'aumento oltre le attese del dato di “inflazione PCE” (Personal consumer expenditures). Il PCE e’ l'indicatore piu’ osservato dalla FED per definire la politica monetaria ed il dato di agosto allontana la possibilità di un allentamento del ritmo di aumento dei tassi d'interesse.
Il dato "PCE" ha stupito negativamente sotto ogni profilo: quello “headline”, +0,3% rispetto al mese precedente e +6,2% anno su anno, sopra attese di +0,5% e +6%; quello "core", depurato dalle componenti piu’ volatili, è cresciuto +0,6%, (vs stime di +0,5%, e +4,9% annuale, comunque sopra le attese.
Il nervosismo dei mercati azionari e’ testimoniato dal perdurare da quasi 2 settimane dell'indice della volatilità Vix, (o Cboe, calcolato sulle opzioni dell’indice S&P500) sopra quota 30, come non accadeva dalla primavera 2020.
Qualche novita’ viene dal fronte dei conti pubblici italiani: il Ministero del Tesoro sostiene che il fabbisogno della pubblica amministrazione "sia risultato assai contenuto" nei primi otto mesi 2022 e che l'obiettivo di deficit 2022 "è da considerarsi pienamente raggiungibile, così come una progressiva riduzione del deficit nel prossimo triennio".
Il deficit dei conti pubblici e’ stimato al +5,1% nel 2022 ed il rapporto Debito/Pil, già sceso a 150,3% nel 2021, dovrebbe segnare un nuovo calo nel 2022, a 145,4%. Il Tesoro prevede emissioni lorde di titoli governativi a medio/lungo termine per circa 64 miliardi di Euro fra ottobre e dicembre 2022, 14 a copertura del fabbisogno e 50 per rifinanziare titoli in scadenza. La spesa per interessi tornera’ a salire dal 2023.
Nel frattempo l’agenzia di rating Moody's ha lasciato invariato il rating sovrano italiano a Baa3, con outlook negativo. Lo spread di rendimenti tra Btp e Bund resta attorno a 240 punti-base, senza segnalare degenerazioni ed il rendimento del BTP decennale oscilla attorno +4,45% (ore 13.00 CET). Prezzo del petrolio in ripresa: dopo un bilancio positivo nella scorsa settimana, la possibilità che l'Opec+ possa accettare di tagliare la produzione nella prossima riunione del 5 ottobre spinge stamane il Wti (greggio di riferimento Usa), a 82,3 Dollari/ barile (+3,5%). Molto volatile, attorno a 180 Euro/megawattora quello del gas naturale sulla piattaforma di riferimento europea TTF di Amsterdam.
Congiuntura economica in miglioramento in Giappone, con la produzione industriale cresciuta del +2,7% mese su mese ad agosto (+5,1% anno su anno), che migliora il +0,8% di luglio, batte il consenso, e segna i maggiori progressi da 6 mesi. Indice PMI (Purchasing managers Index) manifatturiero stabile attorno 51. Cala invece l'indice di fiducia dei consumatori, sceso a 30,8 a settembre da 32,5 di agosto.
Chiusure miste stamani per le Borse asiatiche: Nikkei giapponese +1,1%, Hang Seng di Honk Kong -0,6%. Chiusi Kospi coreano e borse cinesi per festivita’.
Le Borse europee continuano ad essere deboli, in media -0,8% a fine mattinata, afflitte dalla guerra in Ucraina per la quale non si vedono prospettive di svolta diplomatica. Futures Usa senza direzione precisa, dopo il calo di venerdi’ 30 (ore 13.30 CET).
Informazioni importanti Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito. Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta. Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente. Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti. Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto. Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali. I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.