Come succede spesso le attese per un rally di fine anno hanno deluso le aspettative.
Non esiste infatti nessuna statistica rilevante a supporto dell’ aspettativa di una salita delle quotazioni per l’ ultimo periodo dell’ anno e tutto si limita a livello di “detto” o usanza. Così come per le notizie.
Come scritto nell’ articolo “Ftse Mib: ma come non era forte?” il conflitto si può risolvere esclusivamente a livello comportamentale, non predittivo.
Un comportamento deve essere corretto ex- ante, perché nasce in condizioni future sempre dubbie ed incerte e, nel nostro caso, non era corretto comprare perché si sarebbe comprato in un mercato già in trend rialzista e non “all’ inizio” di un trend rialzista. Ci si sarebbe trovati in condizioni di rischio non conosciute ed esposti a probabilità di storno. ANCHE SE FOSSE SALITO ( e questo è più difficile da comprendere, visto che adesso si osserva un grafico che è sceso).
Cosa ci riserva il 2018, dunque. Per non contraddirci, togliamoci dal mondo soggettivo delle previsioni, delle idee e della confusione mentale e facciamoci un augurio: che terremo sempre il comportamento giusto.
Per fine 2017 esso consisteva nel non acquistare e nello shortare; a inizio 2018 consisterà nel gestire bene la posizione short.