Dopo la quiete la tempesta? Cosa lascia dietro di se la FED...

Le azioni USA hanno chiuso in ribasso dopo la decisione sui tassi della Federal Reserve.

La prima reazione che è durata per circa un'ora di contrattazioni dopo il comunicato della FED è stata quella di un rialzo, che è però successivamente sfumato nell'ultima ora di trading.

L'S&P 500 è sceso dello 0,5% dopo essere salito dello 0,6% dopo l'annuncio della Fed alle 20.00.

La banca centrale USA ha indicato che manterrà i tassi d'interesse vicino allo zero fino al 2023 e ha previsto una prospettiva un poco meno terribile sulla crescita economica e sulla disoccupazione.

La decisione della Fed di lasciare invariati i tassi era ampiamente attesa da Wall Street e questo continua nella politica di sostegno della banca centrale ai mercati finanziari da quando la pandemia da coronavirus ha spinto l'economia mondiale verso una profonda recessione.

Come spesso accade il motto di Wall Street "Buy on rumors and Sell on news " è stato rispettato.

"La Fed ha confermato quello che tutti noi pensavamo, i tassi allo 0% sono qui per rimanere, probabilmente per anni", ha dichiarato Ryan Detrick, capo stratega di mercato per LPL Financial. "Un'economia migliore e una Fed colomba, questa è una bella combinazione".

L'S&P 500 ha chiuso a 3.385,49. -0,46%
Il Dow Jones Industrial ha chiuso a 28.032,38. +0,13%
Il Nasdaq composite ha chiuso a 11.050,47. -1,25%
L'indice Russell 2000 delle small cap ha chiuso a 1.552,33.+ 0,9%

Cosa succede adesso?

Uno dei motivi principali per cui Wall Street era tornata ai livelli record quest'anno, nonostante la pandemia da corona virus ancora in atto, è dovuto all'immenso sostegno della Federal Reserve.

Cosa ha fatto finora la FED e cosa si propone di fare di più?

La banca centrale ha ridotto i tassi a breve termine a quasi zero e sta acquistando tutti i tipi di obbligazioni per sostenere i mercati.
Il mese scorso, il presidente della Fed Powell ha delineato una nuova strategia di sostegno anche se l'inflazione sale al di sopra del suo livello obiettivo del 2%.

"La Federal Reserve, non commetterà nessun errore che possa nuocere all'espansione economica nei prossimi tre anni", ha dichiarato Mike Zigmont, direttore del trading e della ricerca alla Harvest Volatility Management.

Powell ha dichiarato durante la conferenza stampa che l'economia USA si è ripresa più rapidamente di quanto la Fed stessa si aspettasse.

La Fed ha aggiornato la sua previsione per il PIL ad un calo del 3,7% rispetto alla previsione di giugno di un calo del 6,5%.

Per quanto riguarda l'occupazione, la Fed ha previsto un tasso di disoccupazione a fine anno del 7,6% invece del 9,3% previsto a giugno.

Tuttavia, Powell ha riconosciuto che le prospettive economiche rimangono altamente incerte e dipendono fortemente dal fatto che gli Stati Uniti riescano a controllare la pandemia.

"Una piena ripresa economica è improbabile fino a quando non ci sarà certezza di poter riprendere tutte le ordinarie attività", ha dichiarato inoltre Powell.

Purtroppo però I sussidi di disoccupazione federali e gli altri aiuti del Congresso per l'economia approvati all'inizio di quest'anno sono oramai scaduti, e i disaccordi di parte nel congresso ne hanno impedito il rinnovo.

Un report ieri mostra che le vendite al dettaglio negli Stati Uniti si sono rafforzate meno di quanto gli economisti si aspettassero il mese scorso.

Parte del calo è forse dovuto al fatto che i lavoratori disoccupati non ricevono più il sostegno di 600 dollari per i loro assegni settimanali che provenivano dal governo federale.

Cosa ha guidato il crollo del Nasdaq sopratutto?


Le azioni tecnologiche hanno guidato il crollo.
Anche se le società finanziarie, industriali ed energetiche sono salite, tutto questo non è bastato a bilanciare.

Il calo dei titoli tecnologici segna un'inversione di tendenza rispetto ai primi due giorni di questa settimana, allorché il settore si era ripreso da una pesante vendita dei titoli.

Nel pomeriggio un report dell'OCSE aveva affermato che l'economia globale non stava andando così male come ci si aspettava, soprattutto negli Stati Uniti e in Cina.
Secondo le proiezioni, quest'anno l'economia mondiale si ridurrà del 4,5%, meno del crollo del 6% che aveva previsto a giugno.

Quindi come vedete niente di male è successo, ma come scritto sopra...

Come spesso accade il motto di Wall Street "Buy on rumors and Sell on news " è stato rispettato.
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